L’appello per una Rete delle Ambasciate di Pace

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  • Vogliamo affermare il Diritto alla Pace per tutta l’umanità, l’ONU ha sancito questo diritto con le dichiarazioni 71/189[1], vogliamo che sia applicato ai nostri popoli del Mediterraneo e del Medio Oriente.
  • Vogliamo che questo diritto abbracci i diritti sanciti dalla Carta della Terra[2], dall’Accordo di Parigi (COP21)[3], dalla Carta di Palermo[4] e dalla Dichiarazione di Barcellona[5].
  • Vogliamo pertanto che il diritto alla Pace sia in primo luogo riaffermazione della necessità del disarmo – a cominciare dalla proibizione delle armi nucleari – e della facoltà di obiezione a tutte le guerre[6]. Vogliamo che il diritto alla Pace includa l’Ecologia nei rapporti tra gli esseri umani e la Natura[7].
  • Sogniamo un Mediterraneo libero da conflitti, libero da armi di distruzione di massa, libero da muri, frontiere, vigilanze armate, libero nella circolazione delle persone e delle idee, ponte di dialogo tra persone impegnate in un lavoro comune, Mare di Pace e non di conflitti.
  • Vogliamo che la zona libera dalle armi nucleari dell’Africa[8] si estenda a tutto il Mediterraneo e all’intero Medio Oriente.
  • Vogliamo farci Ambasciatori della Pace, in modo organizzato e non soltanto simbolico.
  • Il convegno “Mediterraneo, Nonviolenza Pace”, promosso dalla Consulta della Pace del Comune di Palermo, lancia il progetto per una Rete di Ambasciate di Pace – sostenitrice del Diritto alla Pace e delle campagne che lo promuovono – collegandosi con le principali reti nonviolente europee e internazionali[9].
  • Le Ambasciate di Pace[10] nascono dall’esperienza maturata nei conflitti dell’Iraq e dei Balcani, oggi vogliamo proporle in Europa e nel Maghreb. Il transito della 2a Marcia Mondiale della Nonviolenza[11] sarà occasione per la loro diffusione, coinvolgendo realtà istituzionali e di base che operano per l’affermazione dei Diritti Umani, della Solidarietà, dello Stato di Diritto, della Giustizia.
  • Chiediamo a codeste realtà di esporre le insegne di “Ambasciata di Pace” e di condividere in rete il proprio operato in vista della promozione di un convegno internazionale nella città di Palermo.
  • Auspichiamo un comune eco-sviluppo euro-africano, attingendo ai finanziamenti resi disponibili dal green climate found[12], che possa soppiantare gli interventi aggressivi con logica da vecchie e nuove potenze coloniali[13].
  • Vogliamo che Palermo e la Sicilia siano gemellate con le città all’avanguardia nella lotta contro la minaccia climatica e nucleare, come Los Angeles e la California.
  • Vogliamo che Palermo sia candidata a sede di una prossima Conferenza[14] internazionale tra Unione Europea ed Unione Africana.

Appello sostenuto da:

  • Consulta per la Pace, la Nonviolenza, i diritti umani, il disarmo del Comune di Palermo
  • IPRI CCP italian Peace research Institute
  • WILPF
  • Disarmisti Esigenti

[1] A/RES/71/189

[2] http://earthcharter.org/discover/the-earth-charter/

[3] https://ec.europa.eu/clima/policies/international/negotiations/paris_it

[4] https://www.palermocapitalecultura.it/carta-di-palermo/

[5] https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=LEGISSUM%3Ar15001

[6]A/HRC/20/31 artt. 3 e 5 https://www.ohchr.org/Documents/HRBodies/HRCouncil/RegularSession/Session20/A-HRC-20-31_en.pdf

[7] http://w2.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si.html

[8] http://disarmament.un.org/treaties/t/pelindaba

[9] http://www.ifor.org/ , https://www.wri-irg.org

[10] https://bit.ly/2xHasDD

[11] https://marciamondiale.org/

[12] https://www.greenclimate.fund

[13] https://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2018-09-03/cina-continua-l-espansione-africa-pechino-offre-altri-60-miliardi-finanziamenti-172921.shtml?uuid=AEZ4pziF

[14] http://www.europarl.europa.eu/the-president/it/sala-stampa/intervento-di-apertura-conferenza-di-alto-livello-sull-africa-antonio-tajani-presidente-del-parlamento-europeo-un-nuovo-partenariato-tra-unione-europea-e-africa.pdf

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